venerdì 31 marzo 2017

LA SCUOLA E' DAVVERO ORRENDA?

"La scuola è orrenda", questa e molte altre sono le frasi utilizzate dagli studenti che vedono la scuola come una "scatola chiusa", che ti impone di rimanere cinque ore tra quelle sue mura, dovendo rispettare gli adulti e le regole e dovendo studiare argomenti più o meno difficili. Gli studenti, che piuttosto di rimanere a scuola vorrebbero giocare all'aperto e altre cose di questo tipo, si muniscono quindi di penna, pennarelli o bombolette spray ed iniziano a sfogarsi rovinando i banchi, gli astucci, gli zaini o a volte anche i muri del proprio edificio scolastico con scritte riguardanti il proprio odio verso la scuola.
E' vero sì, la scuola come tutto,presenta degli aspetti positivi e negativi. Potremmo vederla come una tabella a due colonne: nella colonna di destra, dove andremo ad inserire gli aspetti positivi, troveremo le amicizie create, i professori a cui teniamo di più e, per alcuni, anche l'arricchimento del proprio bagaglio culturale ed educativo. In quella di sinistra, invece, troveremo i tanti compiti assegnati, le tante pagine da studiare per una verifica e la campanella che a volte ci sembra non suoni più.
Per noi alunni, è più facile pensare agli aspetti negativi, soprattutto la mattina al suono della sveglia o la sera quando, dopo aver dato la buonanotte alla mamma e al papà, si va a letto e si pensa che da lì a poche ore bisognerà già affrontare un'altra giornata scolastica. A volte, però, ci si ricrede quando i genitori, rientrati a casa dal lavoro, rimpiangono gli anni passati a scuola quando le uniche preoccupazioni erano studiare e comportarsi bene. Anche i nonni ci si siedono vicino raccomandandoci di impegnarci e di non lamentarci perché queste ore passate a scuola ci fanno solo bene e ci preparano ad una vita piena di imprevisti e di difficoltà.
Tante volte si pensa anche che molti al posto nostro darebbero la vita per avere anche solo la metà dell'istruzione che abbiamo noi ragazzi che possiamo frequentare la scuola, Migliaia di bambini che non hanno possibilità economiche e che appena svegli non possono preoccuparsi di ripassare " la vita di Leopardi" o di recitare una poesia a memoria per essere sicuri di farcela in classe, sono costretti a camminare per ore e ore solo per tornare a casa con qualcosa che aiuti la famiglia. Questo è quello che ogni tanto dobbiamo pensare noi ragazzi fortunati.
Alla fine di tutto quindi, la scuola, che ci si presenta come un'imponente costruzione di cemento e mattoni che esteticamente non è sempre bellissima e che a volte ci mette anche paura, all'interno ci presenta milioni di opportunità e ci offre molte "strade" da percorrere per poi affrontare la nostra vita.
"Mai giudicare un libro dalla copertina".

- Anna Vivenzi 3^A (Assessorato Dinamiche Europee)
A.S: 2016/2017

mercoledì 8 marzo 2017

I DIECI COMPORTAMENTI CHE SI DEVONO ADOTTARE DURANTE LA GIORNATA DELLA GENTILEZZA
🌹
Naturalmente la "giornata della gentilezza" va vissuta per 365 giorni: bisognerebbe essere 'gentili' non solo in quella giornata ma tutto l'anno.
Sicuramente per preparare "una bella giornata della gentilezza" occorrono 20 grammi di gioia, poi aggiungete circa 60 grammi di felicità, un pizzico di euforia, ma non troppa! Poi servono una ciotolina di generosità e di aiuto verso il prossimo. Naturalmente più di una pentola di rispetto verso l'ambiente. Non aggiungete nemmeno una briciola di aggressività anzi, se volete potete mettere una manciata di pace.
Mescolate l'impasto nel vostro cuore per mezz'oretta e infine gustatevi la tipica "giornata della gentilezza"!!
Buona vita a tutti!!!!!
Farovini Sara classe 3^A (assessorato alla cultura)

martedì 7 marzo 2017




Quest' anno l'assessorato allo sport della Città dei Ragazzi ha partecipato al progetto Generazione Atletica che ha come scopo l' educazione al movimento e ai corretti stili di vita ma anche la diffusione dell'atletica leggera tra i giovani. 
Essendoci iscritti a questo progetto il regolamento diceva che avremmo ricevuto degli attrezzi: dei vortex con cui allenarci e un metro per il salto in lungo. Sarebbe venuto qui a scuola un atleta a promuovere varie attività .
Purtroppo sono sorti alcuni problemi: i ragazzi che partecipavano a questo progetto dovevano portare il certificato medico, ma essendo 108 ragazzi non saremmo riusciti ad ottenere tutti i certificati prima del tempo previsto dal regolamento. Essendo sorti questi problemi abbiamo deciso  con la professoressa Laffranchi di ritirarci. Così facendo abbiamo scritto una lettera alla commissione del progetto, dicendo che ci saremmo ritirati per vari motivi.
Fortunatamente abbiamo incontrato un atleta il quale ci ha illustrato il vortex. E' un attrezzo sportivo, utilizzato nelle categorie giovanili, propedeutico per il lancio del giavellotto.
Nonostante gli imprevisti il progetto " Generazione Atletica" non è stato un' occasione perduta.

Daniel Zani (3^A Vestone)